 FOLK
GORDON
LIGHTFOOT - LIGHTFOOT! (1966)
GORDON
LIGHTFOOT - THE WAY I FEEL (1967)
GORDON
LIGHTFOOT - DID SHE MENTION MY NAME (1968)
GORDON
LIGHTFOOT - BACK HERE ON EARTH (1969)
GORDON
LIGHTFOOT - IF YOU COULD READ
MY MIND
(SIT DOWN YOUNG STRANGER) (1970) 
GORDON
LIGHTFOOT - SUMMER SIDE OF LIFE
(1971) 
GORDON
LIGHTFOOT - DON QUIXOTE (1972)

GORDON
LIGHTFOOT - OLD DANS RECORDS
(1972) 
GORDON LIGHTFOOT - SUNDOWN
(1974) 
 Eroe della battaglia per la riabilitazione
dei cantautori, Gordon Lightfoot ha preservato la propria
integrità artistica assaporando anche lebbrezza
del successo commerciale. I sobri arrangiamenti affidati
alle orchestrazioni di Nick De Caro e alle chitarre di
Red Shea e Terry Clements trasformarono due splendide
ballate folk in altrettanti singoli da alta classifica:
linno alla vita on the road di Carefree
Highway arrivò nella top-ten americana e
lirresistibile refrain di Sundown volò
addirittura al N°1. Ma il disco del 1974 conteneva anche
altre meraviglie: lamore nomade raccontato su Somewhere
U.S.A.; limpegno sociale di Circle Of Steel,
drammatico affresco di una realtà degradata che si
tramanda di padre in figlio; larpeggio acustico di Too
Late For Prayin, in cui la fede perduta ispira
una toccante preghiera laica; Is There Anyone Home,
una delle più belle canzoni scritte dal troubadour
canadese, con quella domanda carica di pathos che rimane
senza risposta e quella sequenza di settime aumentate e
none minori che confuta lidea, tutta italiota,
secondo cui a parole sublimi vanno abbinate musiche
soporifere. Procuratevi tutti i dieci album ufficiali
incisi da Gordon tra il 1970 e il 1982: un amico leale
veglierà sul vostro destino. - B.A.
GORDON
LIGHTFOOT - COLD ON THE SHOULDER
(1975) 
GORDON LIGHTFOOT - SUMMERTIME
DREAM (1976) 
Già nel 1981 poteva
accadere di recarsi in un negozio di dischi, passare alla
cassa con un paio di polverosi LP di Gordon
Lightfoot fortunosamente scovati tra le offerte, e
sentirsi irridere dal titolare con la seguente, fondata
osservazione: «Lultimo
dei Mohicani, eh?». Lepisodio - realmente
accaduto - si spiega con lintransigente coerenza di
un artista che, dal 1967, sopravvivendo alle calamità
più atroci (disco, punk, anni '80 etc.), usa
la sua voce emozionante e una vecchia chitarra per
raccontare storie cariche di realismo e umanità: i suoi
personaggi, travolti da passioni, sconfitte e tradimenti
appaiono datati, ma potrebbero tornare straordinariamente
attuali, soprattutto nellera di Alda DEusanio
e Maria De Filippi. Con una formula immutabile e uno
stile rigoroso, premurosamente custoditi dal produttore
Lenny Waronker, Gordon riusciva a ottenere anche un certo
successo, tanto da prolungare la collaborazione con una
major esigente come la Warner/Reprise. Mega-classico del
cantautore canadese, questo album può essere un primo
passo ideale per accostarsi al suo mondo. The Wreck Of
The Edmund Fitzgerald rievoca laffondamento di
una nave da carico nel Lago Superiore: il racconto - dal
tono grave ed elegiaco - procede attraverso uno
story-board musicale che preconizza la sciagura
incombente e ne illustra le fasi con efficaci simbolismi;
Im Not Supposed To Care e Spanish Moss
sono due miniature acustiche - firmate da Lightfoot - in
cui liriche, melodia e arrangiamento possiedono la
comunicativa e lessenzialità di un traditional.
Sottolineata da un solenne arpeggio elettrico e dal
contrappunto della steel, Protocol è
unamara riflessione sullassurdità della
guerra, i cui effetti collaterali sono uguali
dappertutto: «... in the
hills of France and on German soil / from Saigon to
Wounded Knee ...». Too Many Clues In This Room
genera un potente effetto drammatico, derivante dalla
giustapposizione tra strofa e ritornello, in cui tempo e
armonia cambiano completamente. Altrove le radici folk di
Gordon affiorano con maggiore nettezza,
influenzando distintamente le ballate più cantabili e
aderenti ai canoni del genere (Never Too Close; The
House You Live In; Race Among The Ruins; Summertime
Dream). - B.A.
GORDON LIGHTFOOT - ENDLESS
WIRE
(1978) 
Durante il degenerato
clima sociale che inquinò lItalia negli anni
Settanta, il termine cantautore subì un
umiliante e irreparabile tracollo semantico. Le cause di
questo tragico evento sono riconducibili alla
pseudo-politicizzazione della musica e allinfluenza
esercitata sul pubblico da alcuni personaggi deteriori (i
soliti noti). Il fenomeno, tanto per cambiare, ha
prodotto vagonate di dischi orrendi. A Gordon
Lightfoot va riconosciuto il merito di aver
restituito dignità a questa nobile ma derelitta figura.
Il catalogo Reprise del canadese è una cantina di vini
pregiati, e la scelta di collocare proprio Endless
Wire nella pagina FOREVER
YOUNG è legata a un privatissimo criterio di
valutazione. La copertina dellalbum - un
foto-ritratto di Gordon scattato a Las Vegas - trasmette
un rassicurante senso di serenità, mentre le canzoni
riconfermano le doti più genuine dellartista:
qualcosa di autentico da dire, una voce che sa comunicare
e la capacità di trasformare tutto questo in musica. Daylight
Katy sposa il virile baritono di Lightfoot con la
dolcezza di un arpeggio a 12 corde e la sapiente
rifinitura orchestrale del pianista Doug Riley.
Lorgoglioso sussulto di un uomo tradito attraversa
le parole della commovente The Circle Is Small,
mentre If Children Had Wings è una di quelle
ballate acustiche dal sapore antico, in grado di regalare
emozioni forti grazie a una superba linea melodica. Il
contrasto tra la strofa folk-rock e un intermezzo dai
toni epici crea linesorabile tensione che anima Endless
Wire: «I aint got
nothin t hide / My mind is an endless wire /
I got both feet on the ground / I aint got no one
for hire / I aint got a thing to show / My lives
have all expired / So dont go foolin around /
an set my wheels afire ... I aint got
nothin to give / My life is an endless climb / My
loves a paperback dream / I dont have
nothin but time / I aint got a thing to show
/ I dont know my own name ... Down in the dark of a
beat out soul / theres a few good second hand
dreams / Deep in the dark of a heavenly night with you
». Un disco per uomini veri. - B.A.
GORDON
LIGHTFOOT - DREAM STREET ROSE (1980)

GORDON LIGHTFOOT - SHADOWS (1982)

la foto in penombra della
copertina coglieva limportanza dellevento
un nuovo di album di Gordon
Lightfoot che affiora dalle tenebre ... un po
di storia per i malati di amnesia cronica: 1982
con le macerie di punk e balere
ancora fumanti, a seguito dei miasmi del riflusso
una masnada di furfanti trasforma la gloriosa eredità
politica di Matteotti
e Pertini
in un partito che sta sul cazzo a tutti
la fine è
nota
Castiglion Fibocchi, Arcore, Hammamet
diffidenza nel prossimo
paura del futuro
buio pesto
poi, proprio quando ogni speranza
sembrava perduta, ecco che il raggio della luce in fondo
al tunnel illumina un volto amico
nello stesso
anno di Angel Heart,
Carry On, Retro Active, Hungry Nights
insomma, si poteva restare umani
escogitata la
perfetta formula espressiva del cantautore, Gordon
registrava sublimi ballate acustiche (quelle vanno
cercate nei suoi dischi) intrise di rimpianto, passione,
schiettezza con una band di fedelissimi - Terry Clements
(chitarre), Pee Wee Charles, (steel),
Rick Haynes (basso elettrico), Barry Keane (batteria) -
immutata dal 1976* e in grado di esaltare senza
snaturarla la cifra squisitamente folk
del suo repertorio
linestimabile sentimento
di 14 Carat Gold, il trasporto impetuoso ma
composto di Shadows, poi ripresa da Tony Rice
nel suo eccellente omaggio monografico (Tony Rice
Sings Gordon Lightfoot), lincrollabile speranza
di Heaven Help The Devil, il capolavoro punto e
basta di Thank You For The Memories, reminiscenze
ed emozioni evocate su All Im After, la
solita vecchia storia di Shes Not The Same,
la filastrocca caraibica di Triangle, che riprende
le suggestioni marinare di Ghosts Of Cape Horn (Dream
Street Rose). Reclutati in veste di gregari di lusso,
Dean
Parks e Robbie
Buchanan apportano minime rifiniture a una trama
sonora già impeccabile. Estraneo al clan A.O.R. e allo show biz
rock per cultura, indole,
provenienza, Lightfoot godeva comunque del sommo rispetto
dei capiscuola contemporanei: memorabile, a questo
proposito, la session
allestita a casa sua durante la tappa canadese della Rolling
Thunder Revue, con Bob Dylan
che accompagna Joni
Mitchell in una spettacolare anteprima domestica
di Coyote (Hejira),
mentre lanfitrione si aggira sullo sfondo per
controllare la qualità dellaccoglienza, il tutto
immortalato nello splendido documentario
di Martin
Scorsese
[P.S. - *Rick Haynes esordisce
accanto a Red Shea (Sit Down Young Stranger / If You
Could Read My Mind), a sua volta presente fin dal
secondo capitolo (The Way I Feel) e dapprima
affiancato (Don Quixote), poi sostituito (Summertime Dream)
da Terry Clements che, insieme a Barry Keane (Old Dans
Records), integra il combo per poi stabilizzarlo
definitivamente con Pee Wee Charles (Cold On The
Shoulder).] - B.A.
GORDON
LIGHTFOOT - SALUTE (1983)
GORDON
LIGHTFOOT - EAST OF MIDNIGHT (1986)
GORDON
LIGHTFOOT - WAITING FOR YOU (1993)
GORDON
LIGHTFOOT - A PAINTER PASSING THROUGH (1998)
JULIE MAIRS / CHRIS STOWELL - SOFT
SEA BLUE (1977)
JOHN MANNING - WHITE
BEAR (1971)
JOHN MARTYN - BLESS
THE WEATHER (1971)
JOHN MARTYN - SOLID
AIR (1973)
JOHN MARTYN - INSIDE
OUT (1973)
JOHN MARTYN - SUNDAYS
CHILD (1974)
JOHN MARTYN - ONE
WORLD (1977)
JOHN MARTYN - GRACE
& DANGER (1980)
Tutto il catalogo di John
Martyn vanta non comuni standard di eccellenza: in
ogni album cè sempre un lotto di pagine
indispensabile per cultori e collezionisti. Il che, più
del solito, rende legittima qualsiasi predilezione
personale. Grace & Danger aggiunge al consueto
bagaglio espressivo un supplemento di intensità lirica
determinato dalla fine del matrimonio con Beverley.
La cupezza dei toni era tale che, in un primo momento, Chris
Blackwell (fondatore della Island
e amico dei coniugi Martyn) esitò a pubblicare il disco
in realtà, la brillante produzione di Martin
Levan aggiornava con finezza la sonorità delle
canzoni a beneficio di un auspicato riscontro commerciale
[sebbene non si immagini nulla di meno acconcio allo
spirito degli anni Ottanta (conformismo, inconsistenza,
volgarità etc.)]. La straordinaria band di supporto
marcava lomogeneità stilistica degli
arrangiamenti, configurando Grace & Danger
come antefatto e corrispettivo progettuale britannico
dellamericano Bring The Family di John Hiatt:
laddove il cantautore di Indianapolis si farà
accompagnare da Ry Cooder,
Nick
Lowe e Jim
Keltner, qui Martyn è assistito da Tommy Eyre,
John
Giblin e Phil
Collins. Il batterista dei Genesis, oltre a
condividere col titolare la penosa esperienza di un
divorzio in corso e a svolgere la funzione di richiamo
promozionale, portava in dote la propria rinomata
sensibilità ritmica. In particolare, lelegante
piano elettrico di Eyre e il basso pastorizzato
di Giblin definiscono la raffinatissima cifra strumentale
di ciascuna esecuzione, esaltando la voce rauca e le
chitarre trattate di Martyn. È possibile che il mood
generale influenzi la scelta, ma i pezzi migliori
parrebbero quelli più dolenti e ispirati allo stato
danimo del povero John (Some People Are Crazy,
Lookin On, Sweet Little Mystery, Baby
Please Come Home, Our Love). Il 25 Maggio 2000
assistemmo a un suo concerto a San
Benedetto del Tronto: egli apparve consunto dagli
stravizi, segnato dalla vita, ma ancora in gamba. [P.S. -
Per apprezzare le sofisticate virtù tecniche di Tommy Eyre
e John
Giblin suggeriamo, rispettivamente, To The Heart di Mark/Almond,
Product e Do They Hurt? dei Brand X.]
- B.A.
JOHN MARTYN - GLORIOUS
FOOL (1981)
JOHN MARTYN - WELL
KEPT SECRET (1982)
McCALMANS - SMUGGLER
(1975)
McCALMANS - SIDE
BY SIDE BY SIDE (1977)
McCALMANS - BURN
THE WITCH (1978)
McCALMANS - THE
ETTRICK SHEPHERD (1980)
McCALMANS - BONNIE
BANDS AGAIN (1982)
MARY
McCASLIN - GOODNIGHT EVERYBODY (1969)
MARY
McCASLIN - SUNNY CALIFORNIA (1979)
BOB McDILL - SHORT
STORIES (1972)
KATE
& ANNA McGARRIGLE - FRENCH
RECORD (1981)
RALPH McTELL - EIGHT
FRAMES A SECOND (1968)
RALPH McTELL - MY
SIDE OF YOUR WINDOW (1969)
RALPH McTELL - NOT
TILL TOMORROW (1972)
RALPH McTELL - STREETS
(1975)
IAN MATTHEWS - IF
YOU SAW THRO MY EYES (1971)
IAN MATTHEWS - TIGERS
WILL SURVIVE (1972)
PAUL METSERS - CAUTION
TO THE WIND (1981)
PAUL METSERS -
MOMENTUM (1982)
PAUL METSERS - IN
THE HURRICANES EYE (1984)
MICK MOLONEY - MICK
MOLONEY with EUGENE ODONNELL (1978)
MICK MOLONEY - STRINGS
ATTACHED (1980)
CHRISTY MOORE - PROSPEROUS (1972) 
Personaggio forte
già a partire dallaspetto fisico, Christy Moore
incarna lanima laica, progressista e politicamente
militante dellIrlanda contemporanea. - Antonio
Vivaldi
Come accade sempre,
quando la musica è buona, per capire Prosperous
basta ascoltare il disco. Se proprio non si sa rinunciare
al retroscena, poi, le bellissime note
scritte personalmente da Moore delineano un quadro
approfondito ed esaustivo in merito. Ma allora, agli
addetti ai lavori cosa resta da fare? Nulla,
appunto, ecco perché il ruolo della stampa
specializzata va rivisto radicalmente, soprattutto
alla luce della crescente domanda di manodopera nel
comparto agricolo. Accompagnato da un gruppo
straordinario che include lorganico completo dei
futuri Planxty (Donal Lunny, Andy Irvine, Liam
OFlynn), il bardo irlandese registra una manciata
di canzoni simboliche e toccanti. Dal repertorio di Woody Guthrie
viene scelta The Ludlow Massacre, poetica
ricostruzione della strage - tragicamente analoga alla
vicenda di Portella della Ginestra - che insanguinò il
Colorado nel 1914. Istigata dalle compagnie petrolifere
di John D. Rockefeller Jr., la Guardia Nazionale sedò
uno sciopero sparando sui minatori e appiccando il fuoco
alle tende delle loro famiglie. Bilancio: 17 morti di cui
4 donne e 11 bambini (quasi tutti italiani). The
Raggle Taggle Gypsies / Tabhair Dom Do Lámh è una
celebre pagina tradizionale ripresa più volte da artisti
del circuito folk: interpretata dai Planxty nel loro
splendido esordio (Planxty), è nota anche come Black
Jack Davy e, con questo titolo, verrà incisa dagli
Steeleye Span (All Around My Hat).
La virile compostezza della voce di Christy risalta su James
Connolly, struggente inno patriottico intonato
a cappella. Su The Hackler From Grouse
Hall, il whisky illegale estratto dalle patate
(poteen) scorre copioso al ritmo del bodhrán di Kevin
Conneff. Incalzato dallevocativa cornamusa di
OFlynn, il menestrello snocciola la propria
veemente oratoria sulle melodie di The Dark Eyed
Sailor, Lock Hospital, Spancillhill, The
Cliffs Of Dooneen e Rambling Robin. Dio salvi
lIrlanda! - B.A.
CHRISTY MOORE - CHRISTY
MOORE (1976)
MOORE / LUNNY /
FAULKNER - LIVE IN DUBLIN (1978)
CHRISTY MOORE - RIDE
ON (1984)
MORRIS ON - MORRIS
ON (1972)
FRED NEIL -
BLEECKER & MACDOUGAL (1965)
FRED NEIL -
FRED NEIL (1966)
FRED NEIL -
SESSIONS (1968)
FRED NEIL -
OTHER SIDE OF THIS LIFE (1971)
ROGER NICHOLSON - NONESUCH
FOR DULCIMER (1972)
ROGER NICHOLSON - THE
GENTLE SOUND OF DULCIMER (1974)
NUOVA COMPAGNIA DI
CANTO POPOLARE - CICERENELLA (1972)
NUOVA COMPAGNIA DI
CANTO POPOLARE - LO GUARRACINO (1972)
NUOVA COMPAGNIA DI
CANTO POPOLARE - LA SERPE A CAROLINA
(1972)
NUOVA COMPAGNIA DI
CANTO POPOLARE - NCCP (1973)
NUOVA COMPAGNIA DI
CANTO POPOLARE - LI SARRACINI
ADORANO LU SOLE (1974)
NUOVA COMPAGNIA DI
CANTO POPOLARE - TARANTELLA CA NUN VÀ
BBONA (1975)
NUOVA COMPAGNIA DI
CANTO POPOLARE - LA GATTA
CENERENTOLA (1976)
NUOVA COMPAGNIA DI
CANTO POPOLARE - 11 MESI E 29 GIORNI
(1977)
NUOVA COMPAGNIA DI
CANTO POPOLARE - LA CANTATA DEI
PASTORI (1977)
NUOVA COMPAGNIA DI
CANTO POPOLARE - AGGIO GIRATO LU
MUNNO (1978)

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