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 10cc
«Four
instrumentalists who sang like birds [...] The new
Beatles? No, the one and only 10cc!»
Michael Heatley - Editor, History of
Rock
Chi conosce la musica dei 10cc sa che,
per condurre unesistenza serena, è necessario
entrare in possesso di ogni documento audio (LP, CD etc.)
che rechi il loro marchio prezioso. Una volta sedotti
dalla musica, poi, si vorrà sapere tutto anche sul loro
albero genealogico. In merito, esistono due libri. Il
primo, The 10cc Story,
pubblicato alla vigilia della scissione (1976), risulta
inevitabilmente obsoleto per lassenza di qualsiasi
indizio sui dissapori in corso. Scritto da George
Tremlett, già biografo di Paul McCartney, John Lennon,
David Bowie, Rolling Stones e Rod Stewart, il volume
conserva comunque un suo fascino storico e
contiene informazioni interessanti sui primi anni della
band. Ormai fuori catalogo, con un po di pazienza
si può trovare su Internet. Di ventiquattro anni
successivo (2000), The Worst Band
In The World: The Definitive Biography Of 10cc
vanta ben altro spessore: firmato da Liam Newton,
introdotto da una prefazione di Graham Gouldman, coronato
da una toccante postfazione di Eric Stewart, ricco di
minuziose appendici discografiche, il testo ricostruisce
la vicenda umana e artistica del gruppo seguendo i
protagonisti dagli esordi a Manchester (1963) fino alle
soglie del terzo millennio, attraverso tutte le loro
esperienze professionali. Indispensabile per cultori e
collezionisti, può essere richiesto direttamente
allautore.
- B.A.

10cc - 10cc (1973)

 Emerging
from Manchester in 1972, the band had already tasted
chart success two years earlier - three quarters of the
lineup (7.5cc) had already charted as Hotlegs with Neanderthal
Man. Theirs was a cosmopolitan mixture, to be sure:
bassist Graham Gouldman (the non-Hotleg of the quartet)
wrote hits for the Hollies and others, while Eric Stewart
played lead guitar for the Mindbenders. Kevin Godley and
guitarist/pianist Lol Creme came from art school via
local group the Sabres. Four instrumentalists who sang
like birds ... no wonder Jonathan King snapped them up.
The first ten tracks tell the story of a record so full
of imagination they ran out when it came to the title ...
- The Godley/Creme writing partnership is already much in
evidence - and if you enjoyed their later hits like Wedding
Bells and Cry then youre bound to like
these, even given Donnas obvious debt to the
Beatles Oh! Darling. It was a Top Ten hit,
as was The Dean And I and their first
chart-topper, Rubber Bullets. Gouldman and Stewart
piled in on the rockers like Headline Hustler with
its infectious slide guitar hook. Kevin Godley - today,
like Lol Creme, a video director, but in his time the
best singing drummer around - gave us his all on Fresh
Air For My Mama. It was much too good to stay an
album track. But there were so many others ... - Back in
1973, famed D.J. John Peel said Id love to hear a 10cc album.
- Michael Heatley
10cc - SHEET MUSIC (1974)

 Sia consentito alleditore di questo sito
di sbilanciarsi con un parere personale: Sheet Music
rappresenta il vertice della parabola creativa dei 10cc.
Seguiranno innumerevoli altri capolavori ma qui, davvero,
tutto è perfetto. Il multiplo calembour suggerito dalla copertina (sheet significa
spartito, ma anche lenzuolo) e
dal titolo dellalbum (Sheet Music è omofono
di shit music) funziona come efficace
preavviso. Liberi dai freni inibitori del conformismo
discografico e incuranti delle leggi di
mercato, Kevin Godley, Lol Creme, Eric Stewart e
Graham Gouldman riconfermano un talento superiore e
unimmaginazione incontenibile. Le loro doti di
compositori cinematografici vengono esaltate
da inedite e proficue collaborazioni reciproche. Creme e
Gouldman inventano dal nulla The Worst Band In The
World, e dalle chitarre scordate del peggior
complesso del mondo emergono miracolosamente linee
melodiche di ineguagliabile bellezza. Stewart e Godley
incrociano la penna su Oh Effendi, per stilare un
elenco di folli progetti affaristici nel deserto, con un
brano eterogeneo ma impeccabilmente eseguito. Sonorità
acustiche, cori alla Beach Boys e una gara di sobrietà
interpretativa tra Graham e Kevin per The Sacro-Iliac.
 Su un
versante più elettrico, Silly Love è uno
spumeggiante singolo scritto da Eric e Lol, che oggi
verrebbe snobbato anche dallimpresario più
avventuroso. Gli stessi titoli firmati Stewart/Gouldman
non potrebbero essere più diversi tra loro: un cantabile
pop-rock beatlesiano (The Wall Street Shuffle) e
una brillante parodia voodoo (Baron Samedi). Ma Sheet
Music consolida anche la coppia Godley & Creme,
sempre più ineffabile e sorprendente. Old Wild Men,
Somewhere In Hollywood, Hotel, Clockwork
Creep, ovvero, la fantasia al potere. Le
sonorità dei tipici strumenti di un gruppo rock vengono
manipolate magicamente per riprodurre le imprevedibili
sorprese nascoste in ogni canzone: chitarre hawaiiane,
percussioni esotiche, effetti speciali, improvvise
variazioni ritmiche e memorabili caratterizzazioni vocali
alla Mel Blanc si susseguono dinanzi allascoltatore
incredulo. Ma felice. - B.A.
10cc - THE
COMPLETE U.K. RECORDINGS (1973/1974)

I primi due album (10cc; Sheet
Music) e tutti gli inediti
dellepoca, raccolti in un doppio CD che sostituisce
tutte le compilation pubblicate fino ad ora. Valore
inestimabile. - B.A.
10cc - THE
ORIGINAL SOUNDTRACK (1975)

 Sheet Music
aveva stordito il pubblico con una dose di originalità
quasi eccessiva, eppure, sembra incredibile, con The
Original Soundtrack i 10cc si spinsero ancora oltre.
Limponente complessità di Une Nuit à Paris
potrebbe spiazzare il consumatore abituale di musica
italiana, ma potrebbe anche cambiare per sempre la sua
vita. Sullo sfondo ritmicamente cangiante di un
accompagnamento in trio risalta il singolare gusto
pianistico di Lol Creme, mentre i diversi personaggi
delloperetta si animano di vita propria, e il
taglio teatrale delle interpretazioni dona a ciascun
carattere una personalità distinta. Graham
Gouldman: «Kev's voice was
very sweet; Lol went in for character-type, Disneyish
stuff, as on Donna; Eric was more straight-ahead
bluesy, and I had this cabaret-type voice». Le
più belle voci del rock inglese
si librano sulle straordinarie melodie della mini-suite,
alternando momenti di toccante delicatezza a maestosi
affreschi corali, imperdibili per chi ha amato la Bohemian
Rhapsody dei Queen. Il plot narrativo
anticipa con toni umoristici la figura del turista
per caso, che sarà ripresa in seguito sia da
Stewart e Gouldman (Dreadlock Holiday)
che da Godley e Creme [An Englishman In New York (Freeze Frame)].
Im Not In Love è un
best-seller di stupefacente valore artistico, un
vero gioiello post-beatlesiano, e le sue 256
sovraincisioni vocali sono ormai una leggenda popolare.
Graham Gouldman: «It was
Eric's title and that set the mood for the music. Up to
then we'd resisted writing any ballads, so when we did it
had to have a twist.  As to who came up with what, some things are
blurred, some distinct. I came up with the suspended
chord on the intro. Where the Big Boys Don't
Cry section is, there was originally a bridge but
nobody liked it. It was Lols idea to use voices
instead of keyboards, to create this ethereal choir. We
wanted the biggest choir in the world. We used a 16-track
recorder and decided we needed about 12 notes to make the
various chords. Kevin, Lol and me recorded a note at a
time, maybe eight or nine times each, mixed the
multi-track down to stereo and ended up with e series of
notes like the uuhh at the start. Then we cut
the tape up, made a series of loops - A flat, B flat etc.
- put them on the rollers and made a sort of spindle,
then fed them back into the multi-track recorder. The
sound desk was an instrument.». Brand New Day
è un soave inno gospel, così tipico del songbook di
Godley & Creme (Five OClock In The Morning;
A Lost Weekend; Desperate Times), che offre
unottimo spunto interpretativo a Kevin ed Eric.
The Film Of My Love, ancora di Lol e Kevin, è una
parodia cinematografica con un tema stile colonna sonora
anni '50, unorchestra di mandolini, un testo pieno
di citazioni dal grande schermo e la proteiforme voce di
Graham che fa il verso a Dean Martin.
La consueta ripartizione dei compiti per la stesura dei
pezzi (Stewart/Gouldman - Godley/Creme) viene stravolta
da occasionali scambi di coppia anche in questo album,
riservando sempre sorprese emozionanti. Creme e Stewart
firmano Life Is A Minestrone, originale
cartoon-rock ricco di variazioni di tempo e di tonalità.
Gouldman e Godley hanno scritto insieme solo tre canzoni
durante lavventura dei 10cc, e chi ha apprezzato The
Sacro-Iliac (Sheet
Music) e Iceberg (How Dare You!)
ora può completare la trilogia con Channel Swimmer.
Inspiegabilmente, prima della
ristampa CD del 1996, il brano era stato pubblicato solo
come B-side di Life Is A Minestrone, nonostante
fosse uno dei titoli più brillanti di queste sedute:
Graham dileggia affettuosamente i nuotatori che
attraversano la Manica, con un delizioso arrangiamento
elettro-acustico esaltato da superbe armonie vocali e da
un melodico assolo di chitarra. Good News è
unaltro reperto archeologico scritto da Godley e
Creme, inizialmente rintracciabile solo sul retro di Im Not In Love:
introdotto dal piano e dal divino timbro vocale di Kevin
, dopo poche battute si trasforma in una bizzarra
cantilena, in cui Lol e Kevin si rincorrono accompagnati
dalle percussioni. Solo negli anni Settanta era
concepibile profondere un simile impegno per registrare
un album, ma il risultato conseguito ripaga appieno ogni
minuto dedicato allimpresa: finalmente reperibile
nella sua forma integrale, The Original Soundtrack
celebra la piena maturità del più grande quartetto
emerso dopo i Beatles. - B.A.
10cc really were smarter
than the average band. Snappy of melody, sneering of
tone, they were England's answer to Steely
Dan, only wittier. Plundering,
parodying and pastiching every known nook and cranny of
popular music, they unearthed something entirely and
irresistibly unique. - Rob Steen
10cc - HOW
DARE YOU! (1976)

 Quattro polistrumentisti che
cantavano come usignoli. Questa
lazzeccata definizione che lautorevole
critico Michael Heatley ha dato dei 10cc, band di
Manchester da cui non si può prescindere se si vuol
tentare di scoprire laltra faccia del rock inglese anni '70 (Supertramp,
Roxy Music, Queen etc.), alternativa a quella dei gruppi progressive che imperversavano
allepoca. Il roboante titolo di new
Beatles che la stampa attribuì loro era per un
verso giustificato, per laltro riduttivo: al
microfono Eric
Stewart ricordava moltissimo Paul
McCartney, lassidua contiguità professionale,
le collaborazioni reciproche e i numerosi richiami
stilistici confermavano quellinequivocabile modello
di riferimento, ma alla nostalgia per il passato i 10cc
univano un obliquo senso dellironia,
linsofferenza per qualsiasi forma di conformismo
espressivo, quattro voci di bellezza incomparabile e la
padronanza assoluta dello studio di registrazione.
Insomma, bisogna ascoltarli. Tramite eccellente per
accostarsi alla loro musica, How Dare You! è
anche lultimo disco inciso con la formazione
originale pienamente operativa (nel 1992, in occasione di
... Meanwhile, avrà luogo una storica,
estemporanea riconciliazione). A dispetto delle attese
nei confronti di veterani della hit-parade, lalbum
si apre con un brano strumentale. Trainato da un bizzarro
ritmo afro, linsolente tema di How
Dare You! si sviluppa a strati, con i rintocchi del
clavinet, il sustain delle solid body e le
chiazze sonore dei sintetizzatori che si sovrappongono
fino al torrido climax finale.  Senza soluzione di continuità, il
parossismo della title-track sfuma dolcemente
nellouverture acustica di Lazy Ways, a sua
volta splendida parafrasi della suddetta fonte
dispirazione (sulla falsariga dei migliori Wings).
Il leitmotiv del gossip, mirabilmente riprodotto in copertina dalle foto e dai montaggi
split-screen della Hipgnosis, ricorre su due episodi in
particolare: Iceberg, parodia jazz
su un anonimo seccatore che ansima al telefono, e Dont
Hang Up, melodramma cinematografico su un sentimento
non corrisposto che, insieme a Somewhere In Hollywood
(Sheet Music)
e Une Nuit à Paris (The Original Soundtrack),
completa la trilogia delle mini-suite firmate da Godley
& Creme durante la militanza nel gruppo. Colpi di
scena melodici, fulminee mutazioni ritmiche, fughe
latine e prodigiosi virtuosismi vocali
trasformano gli arrangiamenti in veri e propri film
racchiusi in una canzone. Puro genio. Immaginaria
soap-opera ispirata dalla réclame di una compagnia
aerea, Im Mandy Fly Me parte come raffinata
pop-song per poi decollare letteralmente in prossimità
dellinciso, su cui divampano le chitarre elettriche
di Eric e Lol. Un folle intenzionato a dominare il mondo
è protagonista di I Wanna Rule The World: in meno
di quattro minuti, si succedono proclami cadenzati dal
passo delloca, spiazzanti imitazioni di
Peter Cetera e un demenziale comizio dellaspirante
führer. Il blues trasfigurato di Head Room
racconta con accenti tragicomici i primi turbamenti
sessuali di un adolescente che, per liquidare il
problema, ricorre al provvidenziale
fai-da-te. Ancora sui giorni lieti
dellinfanzia, RocknRoll Lullaby
è unatipica ninnananna cantata in duetto da Kevin
ed Eric a cui dobro, slide e lo spettacolare coro gospel
(
any way you are
) donano unanima
americana. Art For Arts Sake
riassume in un motto la filosofia dei 10cc: arte per amore dellarte
o, se preferite, ars
gratia artis. Pubblicato a 45 giri, il brano
esalta le doti tecniche del quartetto, convogliandole in
un elaborato crescendo di riff culminanti
nellassolo di Stewart. Eric, Graham, Kevin e Lol
partecipano equamente alla stesura dei pezzi, alternando
la partnership luno con gli altri, anche se, come
sempre, prevalgono gli abbinamenti Stewart/Gouldman e
Godley/Creme. La separazione ufficiale si verificò poco
dopo, per insanabili divergenze artistiche ma, come
intuì subito il manager Harvey
Lisberg*, era solo linizio di una nuova,
entusiasmante stagione. - B.A.
*A magical four-way musical partnership
had reached the end of the road but, in the words of
their manager, Harvey Lisberg:
I don't regard this as
a break-up, because we now have two supergroups instead
of one. - Chris White

GODLEY &
CREME - CONSEQUENCES (1977) 
Ottobre
1976. I 10cc sono allapice del successo. Un
quartetto di fama internazionale che riesce a piazzare ai
primi posti delle classifiche singoli di qualità e album
sbalorditivi. Paradossalmente, proprio in questo momento,
a causa di profonde divergenze artistiche, metà del
gruppo se ne va: Lol Creme e Kevin Godley intendono
dedicarsi a tempo pieno al perfezionamento e alla
promozione del gizmo, un meccanismo di loro
creazione che rivoluziona le possibilità espressive
della chitarra elettrica, senza ricorrere
allelettronica o ai sintetizzatori. Quello che in
un primo momento doveva essere un 45 giri dimostrativo si
trasforma, nellarco di poche settimane, in un
progetto a dir poco audace, assumendo progressivamente le
proporzioni di un LP triplo, per larga parte recitato,
dalla confezione vagamente macabra, per di più firmato
da due nomi che, diversamente dal marchio 10cc, risultano
praticamente ignoti al grande pubblico. Risultato:
commercial potential = 0. Nonostante tutto
questo, pubblico, critica e colleghi della coppia
dovettero confrontarsi con alcune delle pagine più
significative della storia del rock. Per chi non conosca Consequences
queste espressioni possono apparire velate da un eccesso
di enfasi, ma lascolto su un buon impianto hi-fi è
sufficiente per dimostrare che con Five OClock
In The Morning, A Lost Weekend, Sailor,
Honolulu Lulu, Godley & Creme hanno toccato la
perfezione. Di passaggio a Londra, Sarah Vaughan fu
intercettata per duettare con Kevin su A Lost Weekend:
la Sassy Lady non si tirò indietro, e fece
tremare le mura dello studio Manor con uno spiritual
degno delle leggendarie performance di Mahalia Jackson.
Canzoni e brani strumentali sono tenuti assieme da una
storia che mescola dramma e commedia, molto simile a un
vecchio sceneggiato radiofonico: in collera per gli abusi
subiti, la Natura si ribella, scatenando la furia degli
elementi; la piccola comunità coinvolta chiede aiuto a
un eccentrico artista dilettante, Mr. Blint, che salverà
il mondo con una sonata per piano (Blints Tune).
I dialoghi, di taglio squisitamente teatrale, sono curati
dallattore Peter Cook, coadiuvato da alcuni
caratteristi, e si integrano a meraviglia con le musiche.
Lalbum raggiunse brillantemente anche lo scopo a
cui era destinato: Lol Creme riuscì a riprodurre col gizmo maestose sezioni di archi (Seascape;
Sleeping Earth; The Flood), eteree voci
femminili (Burial Scene), oltre alle realistiche
sonorità naturali (mare, pioggia, vento etc.) che
attraversano tutta lopera. Un riconoscimento
particolare spetta al tecnico del suono, Martin Lawrence,
che svolse un lavoro eccezionale su voci e piano. Il
cofanetto in vinile andò rapidamente esaurito, e per una
ristampa si dovette attendere linvenzione del CD,
quando la Mercury pubblicò una tiratura limitata di 3000
copie, numerate a penna. Per ulteriori dettagli e
curiosità riguardanti Consequences, invitiamo i
lettori a visitare il sito realizzato da Giles Booth (Mr.
Blints Attic). - B.A.
GODLEY &
CREME - L (1978) 
Brilliantly recorded,
brilliantly sung, an album of dazing difference. - Derek
Jewell
 Diverso. Strano. Inestimabile. Eterno. Prova
lampante della libertà di espressione che regnava
indisturbata durante gli anni '70 e, più in particolare,
della sovrana indifferenza di Lol Creme e Kevin Godley
per qualsiasi logica di mercato. Se ci
assoggettassimo agli sciagurati criteri di valutazione
imposti dalla radio e dalla stampa, la musica di L
potrebbe risultare addirittura indigesta. Ma per chi ama Frank Zappa (citato su Art School
Canteen) ed è in cerca di originalità, consistenza
e inventiva, può diventare il disco della vita. Alla
consumata abilità di Godley & Creme nellarte
di trattare le voci, lalbum aggiunge un
considerevole ampliamento della componente strumentale,
accentuata dalluso creativo di percussioni, organo
Farfisa, piano, chitarre acustiche ed elettriche.
Magistrali fughe dal retrogusto jazz vengono interrotte
da brevi passaggi semi-recitati (The Sporting Life),
o si alternano a ingegnose partiture scritte, eseguite
con millimetrica precisione dallo xilofono di Kevin (Sandwiches
Of You; Foreign Accents): inevitabile il
riferimento alle virtuosistiche pagine zappiane
interpretate da Ruth Underwood. Immersa in una bizzarra
atmosfera tecnologica, la complessa stratificazione
vocale su Group Life anticipa alcuni momenti del
successivo Freeze
Frame. Larrangiamento di Punchbag
si articola in una sorta di drammatica micro-suite,
mentre Art School Canteen è una ballad dai
raffinati equilibri timbrici, guidata dal suggestivo
ronzìo del gizmo. Dalla fusione tra Hit
Factory e Business Is Business emerge
unanalisi, ironica ma impietosa, dei processi
produttivi che generano la musica di consumo.
Agghiacciante. Nel 2000 è stata pubblicata per la prima
volta ledizione CD. Moderare
luso. Può causare assuefazione. - B.A.
GODLEY &
CREME - FREEZE FRAME
(1979) 
 Dopo quattro album con i 10cc (10cc; Sheet
Music; The Original
Soundtrack; How Dare You!) e due a proprio nome, Lol Creme e Kevin
Godley non avevano più nulla da dimostrare. Certo, non a
chi aveva salutato i 10cc come la più promettente
realtà musicale inglese dopo lo scioglimento dei
Beatles. Eppure, nel 1979, i due riescono ancora a
sbalordire anche i più smaliziati e realizzano
lennesimo capolavoro. Dopo il monumentale Consequences
e lo sconvolgente L,
con questo disco Godley & Creme continuano a
sottrarsi a qualsiasi possibilità di classificazione,
evitando ogni ovvietà e proponendo un modo di fare
musica assolutamente antiretorico. An Englishman In
New York è cadenzata dal vibrafono e attraverso
brevi, allucinate immagini, descrive le impressioni di un
suddito britannico nella Grande Mela. Indimenticabile la
canzone e imperdibile il video, girato dagli stessi
Godley & Creme. Random Brainwave è
esattamente quello che promette il titolo: unonda
cerebrale fortuita. I Pity Inanimate Objects è
sorretta da un cupo arpeggio di chitarra acustica. La
voce solista, che sembra filtrata attraverso il
polistirolo, si interroga sui presunti sentimenti degli
oggetti inanimati, concludendo così: ... the fewer the moving parts, the
less there is to go wrong .... La drammatica title-track getta uno sguardo
sullepoca dellinfanzia, con rapide
inquadrature di grande icasticità. Su Freeze Frame continua
la proficua collaborazione con Phil Manzanera. Il
chitarrista dei Roxy Music partecipa allincisione
di Clues e Brazilia, due pezzi che
illustrano chiaramente il motivo per cui il pubblicizzato
trio GCM non divenne mai una realtà: no commercial
potential. Da ascoltare a volume sostenuto e al
buio. Mugshots è lunico brano cantato da
Lol Creme e contiene le tipiche voci da cartone animato
abilmente riprodotte in studio dai 10cc. Get Well Soon
è un gran finale dallatmosfera onirica, con la
sospetta presenza di Paul McCartney ai cori.
Nel 2000 è stata pubblicata una seconda, stupenda
edizione CD - comprendente anche L
- in cui testi e 'credits' sono stati inclusi
riproducendo lidea grafica originale, con gli
strumenti e i musicisti indicati con una foto dei
medesimi. [P.S. - Secondo unanacronistica
tradizione risalente ai Beatles,
fu anche pubblicato un singolo escluso dal 33 giri, Wide
Boy.] - B.A.
GODLEY & CREME
- ISMISM (SNACK ATTACK) (1981)
GODLEY &
CREME - BIRDS OF PREY (1983) 
 Sullonda
dellenorme, inatteso successo ottenuto con i
singoli tratti da Ismism (Under Your Thumb;
Wedding Bells), Lol Creme e Kevin Godley
profondono ogni stilla di energia creativa per ripetere
limpresa. Purtroppo, il mondo stava già franando
nel buco nero degli anni '80 e lestrema volubilità
di una platea oppressa dai media (radio e stampa
specializzata) distolse lattenzione generale
da un autentico capolavoro. Quasi interamente eseguita
con i sintetizzatori, la musica di Birds Of Prey
risulta ancora una volta del tutto originale rispetto ai
modelli correnti e conferma lo sbalorditivo talento
melodico di due fenomeni: Godley canta tutti i brani,
Creme si divide tra programmazione, tastiere, chitarre e gizmo, in una tumultuosa sequenza di
stili perlopiù indefinibili. My Body The Car apre
lalbum allinsegna della più ostinata
diversità: una 'non-canzone' tanto
sconcertante dal punto di vista del marketing quanto
mirabile sotto il profilo strettamente artistico, un vero
gioiello di inventiva e sperimentalismo. Il ritmo è
scandito dalla voce di Kevin che articola una serie di
sillabe onomatopeiche, mentre un testo surreale
spiega i rovinosi effetti
dellimmedesimazione tra autista e vettura (lhomo
sapiens e il suo corpo?). Cats Eyes adotta una
pimpante metrica 'ska' per raccontare la tresca tra un
meccanico e la donna del capo-officina. Save A
Mountain For Me lancia il grido di dolore di un
detenuto in preda alla nostalgia per il mondo esterno:
sdrammatizzato dal beffardo umorismo degli autori,
divenne un improbabile 45 giri.  Una parodia reggae, artefatta ma efficace,
accompagna le traversie del cavallo Samson,
bizzarro personaggio dai tratti decisamente zappiani. Attraverso titoli
evocativi (Madame Guillotine), atmosfere sinistre
(Out In The Cold) e strepitosi arrangiamenti in
bilico tra elettronica e tocco umano (Worm
And The Rattlesnake; Twisted Nerve) si
dipanano storie in cui il povero maschio indifeso è
vittima di spietate figure femminili: Uccelli
Rapaci, appunto. Non è dato sapere se il crudo
realismo di alcuni episodi faccia riferimento a dolorose
esperienze personali o sia solo frutto
dellispirazione. Fulminanti le parole di Woodwork:
Now youre
back from the dead pushing a double bed
.
Memorabile la copertina disegnata da Geoff Halpin. [P.S.
- Stavolta il singolo pubblicato fuori dal Long Playing
era Golden Boy, musica,
concetto, involucro e video geniali, in seguito
riproposto in una versione più lunga su The History
Mix Vol. 1.] - B.A.
GODLEY & CREME
- THE HISTORY MIX VOL. 1
(1985)
GODLEY &
CREME - GOODBYE BLUE SKY (1988)

 Cosa resterà degli
anni Ottanta? Poca roba, oltre al riflusso
nel privato e alle città
da bere. In relazione alla musica, è
necessario frugare tra le montagne di pattume alla
ricerca di quei due, tre album a semestre degni di nota
(quando va bene, jazz a parte). In
chiusura di decennio, quasi a marcare la distanza
siderale tra il proprio spessore artistico e il lugubre
panorama circostante, una trinità di fuoriclasse - Godley
& Creme (Goodbye Blue Sky), Robert Kraft (Quake City) - torna
nellarena per ricordare al pubblico, rintronato
dalla TV, cosa sia lo stile: lappello cadrà nel
vuoto
Goodbye Blue Sky - «vanam
gloriam qui spreverit, veram habebit»
vorrete perdonare un maldestro tentativo di volare più
alto rispetto ai nostri standard abituali
ci
dicono che larte più autentica precorra i tempi,
anticipi gli eventi, profetizzi il cambiamento, si presti
a letture tutte diverse e sempre stimolanti
in
questo senso, il caso di Goodbye Blue Sky è
esemplare: album inatteso e anacronistico già al momento
della pubblicazione, registrato in analogico in piena
rivoluzione digitale, un epico addio allera del
vinile, tanto inconsapevole quanto premonitore
dopo il successo planetario di Cry, forse il più
grande video di tutti i tempi, Godley
& Creme tornano in studio desiderosi di
confermare il proprio stato di grazia
unispirazione prodigiosa darà vita
allennesima sequenza di capolavori: la spiazzante ouverture a
cappella di H.E.A.V.E.N., le evocative
suggestioni latine di A Little Piece Of Heaven e Golden
Rings, lindelebile reminiscenza sentimentale di
Sweet Memory, lironica eco zappiana di Air Force One, la
dissacrante commistione di sacro e profano coniugata in
chiave di castigo ineluttabile su Crime &
Punishment, di frenetica corsa celeste su 10.000
Angels, di apocalittico monito gospel su Desperate
Times. Gli arrangiamenti concepiti per adornare la
voce di Kevin
Godley - una delle più belle della storia del rock - ampliano il consueto corredo
strumentale del duo (tastiere, chitarre, batteria) con le
ugole soul di George
Chandler, Jimmy
Chambers, Jimmy
Helms e le armoniche a bocca di Mark Feltham e Mitt
Gamon. Lesito espressivo è sublime:
interpretazioni degne di un attore teatrale, un arazzo
vintage di splendidi suoni elettro-acustici e un isterico
susseguirsi di emozioni forti - riso, pianto, stupore -
che danno la misura dellopera
«they say its too late,
its too late to stop»
cara vittima
delle radio italiane, corri a procurarti questo CD
forse non è troppo tardi
forse non tutto è
perduto
- B.A.
GODLEY & CREME
- IMAGES
(1993)

10cc - DECEPTIVE BENDS (1977)

 Allindomani
di un divorzio artistico i cui effetti furono aggravati
dallavvento del punk, molti appassionati cercarono
di vincere la costernazione fingendo che Consequences e Deceptive
Bends fossero i due lati di un nuovo, immaginario
maxi-album dei 10cc. Il trucchetto era patetico, ma
funzionò: gli ascoltatori inconsolabili si trovarono tra
le mani uninsperata doppia razione di capolavori.
Al mastodontico progetto dei transfughi (Godley &
Creme), i superstiti (Gouldman/Stewart) avevano replicato
con un disco strepitoso, sfogando unurgenza
espressiva che covava da quattro anni, parzialmente
repressa dalla convivenza forzata. Affidata la batteria
allamico Paul Burgess, gli autori di Im
Not In Love si divisero basso, chitarre e tastiere,
trasformando lo studio di registrazione in una fucina di
creatività: innumerevoli sovraincisioni di voci e
strumenti, temi di abbagliante bellezza agganciati a una
girandola di variazioni metriche, un concentrato di alta
fedeltà, virtuosismo e inventiva che tracimava dalle
casse dellimpianto stereo. Con un tocco di folle
umorismo (Good Morning Judge) e una memorabile
melodia 'beatlesiana' (The Things
We Do For Love) Graham ed Eric imposero nelle
classifiche mondiali due piccole opere darte
contemporanea. Marriage Bureau Rendezvous, canzone
pop di esemplare genuinità, descrive con accenti
agrodolci ansie, aspettative e imbarazzi vissuti in
unagenzia matrimoniale.  Modern Man Blues rivisita
lintramontabile schema indicato dal titolo per poi
travasarlo in unimpetuosa fuga dispirazione
'surf'. Youve Got A Cold anticipa il ricorso
ai moduli ritmici del reggae, che segneranno in modo
determinante la produzione successiva.
Linappuntabile atmosfera jazz
di I Bought A Flat Guitar Tutor dimostra
lonnipotenza espressiva della coppia, che passa con
disinvoltura dai balenanti motivetti di Honeymoon With
B Troop al languido stile Wings di People In Love.
Lungo i tre movimenti di Feel The Benefit si
alternano una citazione di Dear Prudence (The Beatles), la
'pompa magna' orchestrale di Barry Manilow e una gaia
digressione di sapore sud-americano (A
Latin Break). La ristampa CD ci riconsegna un paio di
formidabili B-side (Hot To Trot; Dont
Squeeze Me Like Toothpaste) e un inedito di Graham - Im
So Laid Back, Im Laid Out - la cui iniziale
esclusione dal Long Playing resta inspiegabile. - B.A.
I 10cc amavano i Beatles,
Jimmy Webb, i
Beach Boys, Frank Zappa. Chi sa
già di cosa fossero capaci, grazie a queste ristampe
scoprirà degli inediti eccezionali come Im So
Laid Back, Im Laid Out e Dont Squeeze
Me Like Toothpaste. Insuperabili. - Enrico Sisti
10cc - BLOODY
TOURISTS (1978) 
 A oltre
trentanni di distanza, Bloody Tourists è un
manuale di sopravvivenza per cuori affaticati dalla
banalità: una rassegna di eccezionali invenzioni
musicali, felici arrangiamenti pop, parodie blues,
non-sense elettronici e miraggi tropicali. Ogni canzone
è un cocktail di tre/quattro/cinque sapori diversi. - Enrico
Sisti
10cc - LOOK
HEAR? (ARE YOU NORMAL) (1980)
10cc - TEN OUT OF 10 (1981)

 A causa di una
sciagurata cocaine decision dei dirigenti
Polygram, Ten Out Of 10 è rimasto fuori catalogo
per anni. Noi riuscimmo a scovarne una prima edizione CD
nel lontano 1993, in un pidocchioso negozietto di York
(GB), e oggi la custodiamo allevando a nostre spese una
muta di rottweiler antropofagi. Per Graham Gouldman ed
Eric Stewart il successo commerciale di Dreadlock Holiday era già un
ricordo, ma il nuovo album esibiva unispirazione
miracolosamente intatta. La magica penna di Graham spicca
subito il volo. Ennesima elaborazione di un tema caro al
bassista (Marriage Bureau Rendezvous; Modern
Man Blues; I Hate To Eat Alone; Howm
I Ever Gonna Say Goodbye), spinta da un irresistibile
ritmo giamaicano decontestualizzato, Dont Ask
descrive la vita da scapolo di un neo-single goffo e
depresso: straordinario lassolo elettrico di Rick
Fenn. Scritta da Gouldman con la chitarra acustica,
arrangiata come ballad per piano e archi,
intelligentemente offerta alla voce beatlesiana di
Stewart, Lying Here With You strappa un cenno di
compiacimento a Paul McCartney, Stevie Wonder e Jimmy
Webb. Giunti alle soglie del bilancio esistenziale, gli
autori di Im Not In Love
firmano un altro capolavoro: introdotta da una solenne
atmosfera che cita i Moody Blues -
we dream in the night of mythical
days and nights in white satin
- Memories
diventa unagrodolce reminiscenza in chiave reggae.
Altre sorprese si rinvengono in una pop-song stile Wings
(Dont Turn Me Away), nellimmancabile
geremiade finanziaria (Overdraft In Overdrive), in
una ridicola coppia di vorrei-ma-non-posso
(Action Man In Motown Suit; Les Nouveaux Riches),
negli indizi enigmistici richiamati sulla bizzarra copertina (Notell Hotel), nel
melodico, stupendo epilogo allinsegna dei rimpianti
(Survivor).
Durante le sedute si
affacciò in studio Andrew
Gold che, poco dopo, avrebbe formato i Wax con Graham
Gouldman (Common
Knowledge): i tre splendidi brani incisi in trio
(Runaway; Weve Heard It All Before; The
Power Of Love), allora pubblicati a 45 giri, sono
reperibili sullantologia Food For Thought e
sulla ristampa Universal del 2006. - B.A.
10cc - WINDOWS IN THE JUNGLE
(1983) 
 Nel
1983 furono pubblicati Birds
Of Prey di Godley & Creme e Windows In The
Jungle dei 10cc. Una scaltra, utilitaristica lettura
degli eventi ... e voilà, chi ancora stentava a
riprendersi dal trauma per lo scisma del quartetto ebbe
di che consolarsi con un doppio album
dellagognata formazione originale. Dopo
leccellente Ten Out Of 10
e due magnifici singoli prodotti con Andrew Gold (Weve
Heard It All Before; The Power Of Love),
Stewart e Gouldman tornano in studio ridefinendo ruoli e
organico. Accanto ai fedeli Rick Fenn (chitarra), Stuart
Tosh (percussioni, batteria), Vic Emerson (tastiere)
sfilano Mel Collins (sassofoni), Simon Phillips
(batteria) e Sua Maestà Steve Gadd
(batteria), questultimo reclutato da Stewart
approfittando del comune ingaggio alla corte di Paul
McCartney (Tug Of War; Pipes
Of Peace). Al comando di un affidabile drappello di
specialisti, Eric e Graham scrivono e arrangiano nove
splendide canzoni dedicate al tema della metropoli che
mortifica rapporti umani e sentimenti, sintetizzando in
un sublime linguaggio pop i diversi stili
concepiti, riletti o assimilati fino ad allora:  una mini-suite in cui
si susseguono brillanti curve melodiche (24 Hours),
un originale reggae profano [Feel The Love
(Oomachasaooma)] il cui video fu diretto da Kevin
Godley e Lol Creme, uninconsueta, bellissima ballad
(Yes I Am!), un paio di esclusive lezioni di ballo
(City Lights; Working Girls) e
lennesima sorpresa in levare dal titolo
programmatico (Food For Thought). Dopo una prima
edizione tedesca, da tempo fuori catalogo, la seconda
ristampa CD ha raccolto tutti i brani allepoca
esclusi dal Long Playing, compresa la stupenda The
Secret Life Of Henry. - B.A.
10cc - ...
MEANWHILE (1992)
10cc - FOOD
FOR THOUGHT (1993)
10cc - MIRROR
MIRROR (1995)
Mirror Mirror
riporta in primo piano la figura di Graham Gouldman che,
dai tempi di Windows In The
Jungle, assorbito dagli impegni con Andrew Gold
(Wax), aveva lasciato il posto di leader e unica voce
solista a Eric Stewart. Se qualcuno non ricordasse che
Gouldman, prima di entrare nei 10cc, aveva firmato
canzoni per Cher e Yardbirds, ecco loccasione per
riscoprire un autore straordinario. È Graham che regge
le sorti dellalbum con una manciata di scintillanti
gioielli pop: Peace In Our Time, magnifica lezione
su come legare melodia e messaggio schivando
la retorica; Take This Woman, delizioso reggae a
cura del binomio magico (Gouldman/Stewart); Grow Old
With Me, promessa deterno amore romanticamente
fuori moda; e soprattutto The Monkey And The Onion,
scritta con Tim Rice - paroliere di Andrew Lloyd Webber -
e arrangiata sullesempio di Yesterday,
piccola sezione archi e chitarra acustica. La copertina
si ispira esplicitamente allo stile Hipgnosis, sebbene i
10cc - per sette anni (1974/1980) clienti fissi - non
collaborino più con il celebre studio grafico. - B.A.
HOTLEGS
HOTLEGS - THINKS:
SCHOOL STINKS (1970)
HOTLEGS - YOU
DIDNT LIKE IT BECAUSE YOU DIDNT THINK OF IT
(1970/1976)
ERIC STEWART
ERIC STEWART - GIRLS
(1980)
ERIC STEWART - FROOTY
ROOTIES (1982)
ERIC STEWART - DO
NOT BEND (2003)
ERIC STEWART - VIVA
LA DIFFERENCE (2009)
GRAHAM GOULDMAN
GRAHAM GOULDMAN - THE
GRAHAM GOULDMAN THING (1968)
GRAHAM GOULDMAN - SUNBURN
[45] (1979)
GRAHAM GOULDMAN - ANIMALYMPICS
(1980)
GRAHAM GOULDMAN - AND
ANOTHER THING ... (2000)
GRAHAM GOULDMAN - LOVE
AND WORK (2012)
GG/06
GG/06 (KEVIN
GODLEY & GRAHAM GOULDMAN) - http://gg06.co.uk/ (2006)
Il sangue
nellampolla si è sciolto. La madonna del
tabernacolo ha pianto. Il prodigio si è compiuto di
nuovo. Dopo quattordici lunghi anni (The Stars
Didnt Show, speciale cameo per
Meanwhile), quando ormai avevamo deposto ogni
speranza, Kevin Godley ha cantato ancora. Un destino
benevolo ci ha concesso il privilegio di assistere
allennesimo ritorno della più bella voce
terrestre, che è tale soprattutto ora che non cè
più Sinatra. Levento si
carica di ulteriori significati grazie alla santa
alleanza con Graham Gouldman, lautore cui fu
proposto di comporre per i Beatles
(Graham declinò rispondendo I think theyre doing alright in the
songwriting department, actually.). In
sintesi, dopo la comune militanza nei Mockingbirds, la meravigliosa
avventura nei 10cc (tre capolavori firmati in coppia: The
Sacro-Iliac, Channel Swimmer, Iceberg)
e i rispettivi successi con Wax e Godley & Creme, i
due amici si ritrovano insieme per il puro piacere di
fare musica. Quattro pezzi sono già a disposizione in
rete (http://gg06.co.uk/) e,
per ora, possono essere ascoltati solo lì. Sorretto
dalle tastiere di Mike Stevens e Jess Bailey, Graham
assembla accordi e armonie a cui Kevin infonde la vita
con unugola divina e parole venate di amara ironia.
The Same Road è la più bella canzone del 2006:
un uomo daffari americano viaggia a bordo di una
costosa automobile, constatando che al proprio successo
professionale corrisponde un incolmabile vuoto affettivo.
Lelegante arrangiamento soul esalta il ritratto
dellexecutive infelice magistralmente reso da
Kevin. Il ritmo latino di Johnny Hurts accompagna
lesito fallimentare di un matrimonio appena
celebrato. Beautifulloser.com è una ballad
crepuscolare che, fin dal titolo, gronda rimorso e
disincanto. Hooligan Crane riprende il discusso
tema del bullismo, già affrontato da Godley & Creme
sulla drammatica Punchbag (L):
per sua stessa ammissione, ladolescente Kevin fu
vittima di quel fenomeno odioso, il che spiega la
toccante immedesimazione nel testo. Nelle pagine del sito il progetto di un
album è ventilato senza fretta né ansia. Il materiale
è quasi pronto
lindustria discografica non
ancora. - B.A.
WAX
WAX - COMMON
KNOWLEDGE (1984)
Non cè davvero
limite alla sconsideratezza dellindustria e dei
media. Dischi completi, ufficiali, spesso stupendi, che
spariscono dalla circolazione neanche fossero avanzi di
studio da scartare. Qualche esempio clamoroso? a) Introducing Sparks*,
capolavoro assoluto dei fratelli Mael e presenza fissa
nelle all-time favourites della critica più
avvertita: la CBS ne aveva stampate poche copie
promozionali, ma quando si accorse che il punk stava
conquistando il mercato interruppe la pubblicazione,
relegando il gioiello degli Sparks tra i 'resi'; b)
Twisted Heart* di Gino Vannelli,
un intero Long Playing ultimato - tuttora inedito - di
cui al pubblico venne concesso solo il magnifico 45 giri The
Longer You Wait; c) August
Moon* di Bobby
Caldwell, reperto A.O.R.
sepolto in un cassetto per sei anni, mentre le
classifiche degeneravano; d) Sleeping With Girls*
di Stephen Bishop,
rebus discografico smembrato fra Hong Kong, antologie e
siti Internet; e) Ready
To Bounce* di Robert Kraft, ennesima esclusiva
riservata - solo su vinile - alla casta degli audiofili
giapponesi; f) Common Knowledge*, primo
parto della collaborazione tra Graham Gouldman e Andrew
Gold: alla luce dei rispettivi curricula, il sodalizio
avrebbe meritato squilli di trombe e campagne
tambureggianti, invece
- Ricostruiamo per i
posteri. 1982. Lenny Waronker - allora responsabile
A&R della Warner e, in altre circostanze, produttore
esperto e sensibile - incarica Andrew Gold di ritoccare
il sound dei 10cc, allo scopo di
americanizzare il loro nuovo lavoro. In
realtà, a Ten Out Of 10
non mancava proprio nulla e, come noto, Stewart e
Gouldman avevano già sbancato negli U.S.A. con Deceptive Bends.
Prima dello scioglimento temporaneo della band, Gold
partecipa comunque alla stesura di un paio di pezzi
strepitosi (Weve Heard It All Before; The
Power Of Love), reperibili solo sulla raccolta Food
For Thought e, ironia della sorte, più che mai 10cc.
Frattanto, il rapporto professionale tra Andrew e Graham
si consolida. Immersi nella campagna del Cheshire e
liberi da pressioni esterne, i neonati Wax scrivono e
registrano materiale sufficiente per un album, ma lo
scarso successo dei singoli prescelti (Dont
Break My Heart; Victoria) provocò
linsabbiamento di tutto il resto. Un vero scandalo,
perché la musica segnava una radicale svolta stilistica
rispetto alle ultime cose realizzate da Gouldman con i
10cc (Windows In The Jungle),
pur eguagliandone i sensazionali esiti artistici. Due
voci allaltezza di background prestigiosi, il
talento di un autore geniale (Graham), una consumata
abilità con chitarre e tastiere (Andrew) e, finalmente,
lelettronica applicata al pop con buon gusto.
Leccellente CD della Dome contiene tutte le session
del 1984 più alcune nuove canzoni, tra cui una preziosa Shanghai
Moon, firmata insieme a Stephen Bishop!
Una gustosa parodia di James Bond (J.B. In Arabia),
la sconfinata passione di Gouldman per i Caraibi (Holiday),
un brano zeppo di inconsapevoli riferimenti a Rupert
Holmes (The King Of Showbiz) - davvero delizioso -
sono gli altri episodi che suggeriscono di procurarsi Common
Knowledge prima che finisca di nuovo nella
pattumiera, dove era rimasto fino al 1998. [P.S. - *Tutti
i titoli, eccetto Twisted
Heart, sono stati riversati su CD: ci sono voluti
quasi quaranta anni.] - B.A.
WAX - MAGNETIC HEAVEN
(1985) 
Random Hold, XTC,
Utopia e Wax sono tra le poche band - attive in quella
stagione luttuosa - ad aver superato con successo la
sindrome del riflusso. Metabolizzando il
ricorso alle batterie elettroniche e alla semplificazione
espressiva, odioso pedaggio imposto dai media, riuscirono
nella doppia impresa di ridicolizzare le nuove
leve e di lasciare ai posteri qualcosa di valido e
duraturo. Il proficuo esito artistico si spiega con la
presenza di ingegni straordinari dietro le succitate
formazioni: rispettivamente, Bill MacCormick,
insostituibile spalla di Robert Wyatt (Matching Mole) e
Phil Manzanera (Quiet Sun; 801), oltre che virtuoso del
basso elettrico; Andy Patridge e Colin Moulding,
clandestini involontari sul carrozzone 'new wave'; Todd
Rundgren, che non ha bisogno di presentazione; Graham
Gouldman e Andrew
Gold, figure carismatiche con lunghe storie alla
spalle. Dopo un lusinghiero passato di autore negli anni
'60 (Yardbirds, Hollies, Cher etc.), nel decennio
successivo Gouldman conquista limmortalità
fondando i 10cc.
Durante una pausa di riflessione, Graham si allea con un
suo doppio americano, Andrew Gold,
veterano della West Coast e collaboratore prediletto da
Stephen Bishop, Art Garfunkel, Linda Ronstadt etc. -
Apparentemente incompatibili, i due fuoriclasse
riuscirono a coniugare il comune amore per i Beatles con
le sonorità dellepoca, senza involgarire i
reciproci idiomi e, anzi, impartendo una severa lezione
di stile ai lugubri manichini punk-yuppie. Dopo
lottimo Common
Knowledge, album desaparecido a causa
di una promozione inadeguata, i Wax continuano a tradurre
in musica entusiasmo e creatività. Malgrado
quei suoni, Magnetic Heaven è uno dei
pochi dischi incisi negli anni '80 a beneficiare di
sostanza melodica, destrezza strumentale e sapiente
impiego dei cori: un piccolo capolavoro di synth-pop
(definizione discutibile ma calzante, che comunque non
abbiamo coniato noi). In un mondo più giusto, le
hit-parade avrebbero ospitato Systematic e
Right Between The Eyes, saettanti motivetti che
perpetuavano larte del 45 giri di qualità: come
noto, ci toccarono in sorte Der Kommissar e Ghino
di Tacco. Linfallibile ritornello di Shadows
accosta, in un singolare connubio, suoni artificiali e
chitarre in stile Byrds. Avvincente lo slogan
'proletario' di Ball And Chain, il cui intermezzo
rap denuncia la schiavitù imposta da tutte
le catene di montaggio, anche simboliche: la title-track
ne riadatta il tema in una 'reprise' che evoca il folle
sperimentalismo di Godley & Creme. Le staffilate funk
di Breakout innescano un ritmo vertiginoso, che si
attenua solo su Only A Visitor, atipica ballad
dotata di un ambiguo charme tecnologico. Marie Claire
segna latteso ritorno di Graham al microfono,
evento sempre troppo raro: fedele a una scelta risalente
al sodalizio con Eric Stewart, egli cederà il ruolo di
prima voce anche al nuovo partner. In ogni caso, il suo
tocco magico sullo spartito è inconfondibile e
preponderante. Dalla gloriosa For Your Love a Hear
No Evil, Rise Up
fino al venturo American
English: i vecchietti erano ancora
piuttosto arzilli. - B.A.
WAX - AMERICAN
ENGLISH (1987) 
WAX - A
HUNDRED THOUSAND IN FRESH NOTES (1989)

WAX - THE
WAX FILES (1997)
COLLABORAZIONI
AGNETHA FALTSKOG -
EYES OF A WOMAN
(1985)
WAYNE FONTANA
& THE MINDBENDERS - THE BEST OF
WAYNE FONTANA & THE MINDBENDERS
(1994)
JUSTIN HAYWARD
& JOHN LODGE - BLUE JAYS
(Blue Guitar)
(1975)
MICKEY JUPP - LONG
DISTANCE ROMANCER (1979)
JOHN LEES - A
MAJOR FANCY (1973)
MANDALABAND - THE
EYE OF WENDOR: PROPHECIES (1978)
PHIL
MANZANERA/801 - LISTEN NOW!
(1977) 
PHIL MANZANERA - K-SCOPE
(1978)
GILBERT OSULLIVAN - LIFE
& RHYMES (1982)
RAMASES - SPACE
HYMNS (1971)
SAD CAFÉ - FACADES
(1979)
NEIL SEDAKA - SOLITAIRE
(1972)
NEIL SEDAKA - THE
TRA-LA DAYS ARE OVER (1973)

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