JAZZ
JOHN ABERCROMBIE - FRIENDS (1972) JOHN ABERCROMBIE - TIMELESS (1974) JOHN ABERCROMBIE - CHARACTERS (1977) Entrambi
sovraincisi personalmente dai titolari al Talent Studio
di Oslo, After The Rain
di Terje Rypdal e Characters di John
Abercrombie sono album molto diversi luno
dallaltro, sebbene concepiti dal produttore Manfred
Eicher col medesimo intento: consentire a due dei più
emblematici chitarristi ECM di esprimersi
in solitudine. I rispettivi approcci strumentali
distinguono in modo netto il norvegese
dallamericano. JOHN ABERCROMBIE - ARCADE (1978) JOHN ABERCROMBIE - ABERCROMBIE QUARTET (1979) Nel 1978 John Abercrombie assemblò un quartetto votato a sobrietà, discrezione, finezza e mutua empatia, col quale incise tre album che rimangono tra i capolavori assoluti del catalogo ECM. In particolare, sebbene ancora inediti su CD, i primi due episodi conservano una freschezza e unoriginalità stilistica inalterate. Lomogenea trama sonora degli arrangiamenti si deve alle alchimie acustiche di Richie Beirach (pianoforte) e George Mraz (contrabbasso), allelegante tocco di Peter Donald (batteria) e allinconfondibile, nitido riverbero elettrico del leader. Per dire della coesione, Abercrombie lascia firmare a un ispiratissimo Beirach 3/5 della scaletta di Arcade e metà dei brani del capitolo successivo. I temi alternano figure ritmiche ricorrenti (Arcade; Alchemy; Blue Wolf; Madagascar; Riddles), melodie ingegnose (Dear Rain; Foolish Dog), armonizzazioni sofisticate (Nightlake; Stray), tutte strutture formali volte a stimolare linventiva dei solisti. Lininterrotto susseguirsi di spasmi e dilatamenti stravolge le partiture, fino a trascenderle a beneficio di una sublime, virginea essenza musicale. Paramour è una memorabile pagina del chitarrista già registrata sullo splendido Characters. Larchetto di Mraz dona un suggestivo afflato cameristico a Neptune. Gli eccelsi standard di alta fedeltà offerti dal Talent Studio di Oslo designano Jan Erik Kongshaug come il vero erede di Rudy Van Gelder. - B.A. JOHN ABERCROMBIE - STRAIGHT FLIGHT (1979) JOHN ABERCROMBIE - M (1980) JOHN ABERCROMBIE - NIGHT (1984) JOHN ABERCROMBIE - CURRENT EVENTS (1985) JOHN ABERCROMBIE - GETTING THERE (1987) JOHN ABERCROMBIE - NOVEMBER (1992) JOHN ABERCROMBIE - WHILE WERE YOUNG (1992) JOHN ABERCROMBIE - SPEAK OF THE DEVIL (1993) JOHN ABERCROMBIE - TACTICS (1996) JOHN ABERCROMBIE - OPEN LAND (1998) JOHN ABERCROMBIE - CAT N MOUSE (2002) JOHN ABERCROMBIE - CLASS TRIP (2003) JOHN ABERCROMBIE - THE THIRD QUARTET (2006) JOHN ABERCROMBIE - WAIT TILL YOU SEE HER (2008) JOHN ABERCROMBIE - WITHIN A SONG (2012) JOHN ABERCROMBIE - 39 STEPS (2013) JOHN ABERCROMBIE / RALPH TOWNER - SARGASSO SEA (1976) Indispensabile classico del 20° Secolo, Sargasso Sea consacra lincontro tra i due alfieri dellECM. Pur restando intrinsecamente jazz, quelle chitarre esploravano dimensioni sonore, espressive e stilistiche fino allora ignote. John Abercrombie portava in dote lidioma fusion assimilato alla corte di Billy Cobham (Crosswinds; Total Eclipse; Shabazz) e già esibito sullelegante Timeless; Ralph Towner ribaltava la prospettiva con gli studi accademici a Vienna, il progetto globale degli Oregon e un peculiare approccio acustico allimprovvisazione. La formula produsse uninedita sintesi di musica da camera, eufonia cool, purezza formale e atmosfere tipiche del Talent Studio di Oslo. Avenue e Staircase saldano insieme lestrema complessità esecutiva con unirresistibile forza melodica, acquisendo allistante lo status di capolavori. Su Elbow Room il riverbero della solid body (Abercrombie) e le stoccate della 12 corde (Towner) generano un sisma di suoni naturali e amplificati. Lungo tutto lalbum (Fable, Over And Gone, Romantic Descension, Parasol), il mirabile equilibrio tra schemi, contrappunti e fraseggi poggia su unintima affinità umana e artistica. - B.A. JOHN ABERCROMBIE / RALPH TOWNER - FIVE YEARS LATER (1981) Linsondabile genio produttivo di Manfred Eicher si è reso artefice anche di scelte editoriali del tutto illogiche: ad esempio, nessuno ha ancora capito perché capolavori indiscussi delletichetta come Clouds In My Head, Motility, Abercrombie Quartet*, Ah* o Five Years Later siano rimasti sepolti in archivio più di trentanni prima di essere pubblicati su CD. Dopo lopportuna, tempestiva ristampa di Sargasso Sea infatti, lattesa per ledizione digitale del secondo duetto tra Ralph Towner e John Abercrombie ha visto montare linsofferenza dei cultori a livelli parossistici, per giungere al sospirato lieto fine solo nel 2014 Eppure Five Years Later sanciva la sublime intesa artistica e intellettuale tra i due virtuosi con un album eccelso: il mistero rimane (naturalmente il fondatore della ECM ha diritto di comportarsi come preferisce purché poi nessuno biasimi i collezionisti che si industriano a proprio modo per scovare i dischi fuori catalogo). Nel nuovo summit ritroviamo Ralph con la classica e la Guild 12 corde (stavolta senza pianoforte), John con le solid body e unacustica suonata col plettro. Le lunghe Late Night Passenger e Bumabia consentono alla coppia di elaborare arrangiamenti complessi impiegando alcuni caratteristici effetti: la scatola di fiammiferi applicata alla muta in nylon per stravolgerne il timbro, le doppie corde dacciaio usate a mo di contrabbasso, il corpo dello strumento percosso in funzione ritmica (Towner), spettrali rumori di fondo ottenuti grattando il ponte o tamburellando sul retro del manico durante la risonanza di un accordo (Abercrombie). Su Microtheme le chitarre innescano un cortocircuito di vibrazioni tra leco della cassa armonica e i riverberi elettrici dellamplificatore. Se linarrivabile talento di ciascun compositore risalta sugli splendidi temi di Childs Play e The Jugglers Etude e sulle solenni melodie di Isla e Caminata, le rispettive, straordinarie improvvisazioni - una per tutte, Half Past Two - ribadiscono la pervicace aderenza di entrambi i solisti allidioma jazz, anche a fronte di una così spiccata originalità stilistica. [P.S. - 1)*Al momento (Aprile 2014), ancora inediti su CD. 2) John Abercrombie: « sometimes I was playing behind the bridge I was just tapping the back of the neck, while holding down a chord no external effect ».] - B.A. ABERCROMBIE / HOLLAND / DeJOHNETTE - GATEWAY (1975) Con lennesima intuizione geniale, Manfred Eicher riunisce in studio un eretico fusion, un virtuoso inglese e un davisiano elettrico. Tutti e tre diventeranno senatori a vita dellECM, ritrovandosi più volte sotto linsegna Gateway, ma quel progetto originale possiede la spontaneità e la freschezza proprie dei grandi esordi. La tessitura melodica è affidata alla chitarra di Abercrombie: fluida, repentina, imprevedibile, sempre in sintonia col contrabbasso di Holland e la batteria di DeJohnette. Back-Woods Song apre brillantemente lalbum con una bizzarra mescolanza di folk e rhythm n blues, ripresa anni dopo da Nick Brignola col supporto di questo stesso tandem ritmico (On A Different Level). Unshielded Desire mette a confronto Abercombie e DeJohnette in un frenetico duello di sorpassi strumentali, da custodire accanto ad altri capolavori per corde e percussioni [Piscean Dance (Ralph Towner, John Christensen); Phenomenon: Compulsion (John McLaughlin, Billy Cobham); There Will Never Be Another You (John Scofield, Roberto Gatto)]. Linterplay del trio risalta sulla stupenda May Dance, 11 minuti di squisito eloquio jazz da godersi ad alto volume su un buon impianto a valvole. Il mood onirico di Jamala cambia di colpo su Sorcery I, sinistro finale in cui larrangiamento passa senza preavviso da Anton Webern a Jimi Hendrix. [P.S. - La splendida vintage acustica visibile nella foto interna è una Gibson L-3.] - B.A. ABERCROMBIE / HOLLAND / DeJOHNETTE - GATEWAY 2 (1977) ABERCROMBIE / HOLLAND / DeJOHNETTE - HOMECOMING (1994) ABERCROMBIE / HOLLAND / DeJOHNETTE - IN THE MOMENT (1994) ABERCROMBIE /
JOHNSON / ERSKINE JOHN ABERCROMBIE / JOHN SCOFIELD - SOLAR (1982) JOHN ABERCROMBIE / TIM BRADY - DOUBLE VARIATIONS (1990) JOHN ABERCROMBIE / DON THOMPSON - WITCHCRAFT (1991) JOHN ABERCROMBIE / ANDY LaVERNE - WHERE WE WERE (1996) CARLO ACTIS DATO - NOBLESSE OBLIGE (1986) CARLO ACTIS DATO - OLTREMARE (1987) CARLO ACTIS DATO - ANKARA TWIST (1989) CARLO ACTIS DATO - BAGDAD BOOGIE (1992) CARLO ACTIS DATO - BLUE CAIRO (1995) CARLO ACTIS DATO - DELHI MAMBO (1998) CARLO ACTIS DATO - ENNA MILONGA (1999) CARLO ACTIS DATO - SON PARA EL CHE (1999) CARLO ACTIS DATO - FES MONTUNO (2000) CARLO ACTIS DATO - GINOSA JUNGLE (2000) CARLO ACTIS DATO - SWINGIN HANOI (2003) CARLO ACTIS DATO / LAURA CULVER - ZIG ZAG (1987) PEPPER ADAMS - PEPPER ADAMS QUINTET (1957) PEPPER ADAMS - CRITICS CHOICE (1957) PEPPER ADAMS - THE COMPLETE REGENT SESSIONS (1957) PEPPER ADAMS / DONALD BYRD - OUT OF THIS WORLD / THE COMPLETE WARWICK SESSIONS (1961) PEPPER ADAMS - PEPPER ADAMS PLAYS THE COMPOSITIONS OF CHARLIE MINGUS (1963) Nonostante il suo sax baritono sia uno dei più belli della storia del jazz e la sua tagliente voce strumentale adorni alcune splendide registrazioni di Charles Mingus (Blues & Roots), Lee Morgan (The Cooker) e Donald Byrd (Off To The Races; Byrd In Hand; The Cat Walk; Royal Flush), Pepper Adams ha inciso a proprio nome pochi, rari, preziosi album. Se la Fresh Sound li ripropone su CD, dunque, bisogna lanciarsi allaccaparramento. In particolare, Pepper Adams Plays The Compositions Of Charlie Mingus è un titolo che dice tutto. In veste di collaboratore del grande contrabbassista, Adams aveva studiato il repertorio mingusiano dal vero e poteva permettersi di interpretarne lo spirito, oltre che la musica. La formazione alterna un quintetto a un organico di otto elementi, con il leader affiancato da Thad Jones (tromba), Hank Jones (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso), Dannie Richmond (batteria), più Bennie Powell (trombone), Zoot Sims (sax tenore), Charles McPherson (sax alto). Agli arrangiamenti manca la veemente irruenza con cui lautore dirigeva i collettivi, ma un nuovo, impeccabile nitore formale contribuisce a esaltare la bellezza dei temi. Gli assoli di Adams brillano per incisività e virtuosismo. I più esperti riconosceranno nei titoli storpiati vari capolavori che Mingus riprese più volte nel corso degli anni: Fables Of Faubus è la celebre invettiva contro il governatore razzista dellArkansas (Mingus Ah Um; Charles Mingus Presents Charles Mingus), Black Light è Peggys Blue Skylight (Mingus In Europe), Incarnation è Reincarnation Of A Love Bird, Strollin Honies è Nostalgia In Times Square. La sezione fiati al completo scatena il suo potenziale sonoro sulle impetuose, memorabili pagine di Better Git It In Your Soul e Haitian Fight Song (nota anche come II B.S.). Viva Mingus! - B.A. PEPPER ADAMS - ENCOUNTER! (1968) PEPPER ADAMS - JULIAN (1975) PEPPER ADAMS TWELFTH & PINGREE (1975) PEPPER ADAMS - EPHEMERA (1973) PEPPER ADAMS - REFLECTORY (1978) PEPPER ADAMS - THE MASTER (1980) Sax baritono, splendido strumento. Serge
Chaloff, Gerry
Mulligan, Nick
Brignola, Gary
Smulyan
questione di gusti
noi diremmo Pepper Adams. La
sua discografia personale - troppo avara per un artista
di questo calibro - implica che ogni prezioso album sia
ricercato con caparbietà e custodito gelosamente. Come
accaduto a un altro grandissimo che meritava di più - Al Cohn -
negli anni Settanta Pepper
Adams riuscì a registrare qualcosa a proprio nome
grazie al benevolo sostegno di unetichetta
indipendente: la Muse
fu per lui quello che la Xanadu
era stata per il collega. PEPPER ADAMS - URBAN DREAMS (1981) CANNONBALL ADDERLEY - SOMETHIN ELSE (1958) Entrato nel sestetto di Miles Davis, al fianco di John Coltrane e Bill Evans, Cannonball prese parte allalbum Milestones e, soprattutto, al capolavoro Kind Of Blue. Miles gli insegnò a dare aria agli assoli, a valorizzare i silenzi, lunderstatement. Nel suo stile cominciarono ad avvertirsi un mordente e una franchezza ritmica nuovi, che in seguito si sarebbero accentuati ancora di più. In Somethin Else, in cui proprio Davis è al suo fianco, accanto alla concisione del trombettista, il sax alto di Adderley suona dinamico, vario, a tratti perfino garrulo. - E.I.J. CANNONBALL ADDERLEY / BILL EVANS - KNOW WHAT I MEAN? (1961) Tre eloquenti episodi discografici sanciscono la statura artistica di Julian Cannonball Adderley: 1) leccezionale partecipazione di Miles Davis, in veste di semplice ospite, al suo Somethin Else; 2) la corrispettiva presenza del sassofonista, pochi mesi dopo, nella straordinaria formazione di Kind Of Blue; 3) la sofisticata dedica che Joe Zawinul incise per lui coi Weather Report (Black Market), in ricordo della comune militanza in un popolare quintetto proto-fusion. Dunque, un fuoriclasse acclamato anche da venerabili capiscuola. Grazie alla lungimiranza del produttore Orrin Keepnews, Adderley ebbe lopportunità di incidere il suo capolavoro in un contesto ideale: se da un lato lelegante sezione ritmica del Modern Jazz Quartet [Connie Kay (batteria); Percy Heath (contrabbasso)] garantiva la necessaria libertà a un improvvisatore fenomenale, dallaltro la ricchezza armonica dispiegata da Bill Evans (pianoforte), già complice del leader nelle storiche sedute di Kind Of Blue, assecondava le prodigiose evoluzioni del sax alto. Sublime nelle ballad dautore [Goodbye; Elsa; Nancy (With The Laughing Face)], superbo interprete di Gershwin (Who Cares?), Cannonball eccelle anche negli adattamenti di inconsueti standard jazz firmati da insigni colleghi: Waltz For Debbie e Know What I Mean? di Bill Evans, Venice di John Lewis, Toy di Clifford Jordan. [P.S. - Il decisivo ruolo di Evans è messo in rilievo dalla doppia intestazione dellalbum e da una sua foto inserita ad hoc nel design della copertina.] - B.A. TOSHIKO AKIYOSHI / CHARLIE MARIANO - TOSHIKO / MARIANO QUARTET (1960) TOSHIKO AKIYOSHI / CHARLIE MARIANO - TOSHIKO MARIANO QUARTET (1963) TOSHIKO AKIYOSHI - TOSHIKO AKIYOSHI IN JAPAN (LONG YELLOW ROAD) (1970) TOSHIKO AKIYOSHI - JAZZ / THE PERSONAL DIMENSION (1971) TOSHIKO AKIYOSHI - MEDITATION / ASPECT OF TOSHIKO AKIYOSHI QUARTET (1970) TOSHIKO AKIYOSHI - SUMIE (THE PERSONAL ASPECT IN JAZZ) (1971) TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - KOGUN (1974) TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - LONG YELLOW ROAD (1975) TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - TALES OF A COURTESAN (OIRANTAN) (1975) TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - ROAD TIME (1976) TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - INSIGHTS (1976) TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - MARCH OF THE TADPOLES (1977) TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - LIVE AT NEWPORT 77 (1977) TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - LIVE AT NEWPORT II (1977) TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - SALTED GINGKO NUTS (1978) TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - SUMI-E (1979) TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - FAREWELL TO MINGUS (1980) TOSHIKO AKIYOSHI /
LEW TABACKIN - FROM TOSHIKO WITH
LOVE TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - EUROPEAN MEMOIRS (1982) TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - TEN GALLON SHUFFLE (1984) TOSHIKO AKIYOSHI / LEW TABACKIN - WISHING PEACE (1986) ERIC ALEXANDER - NEW YORK CALLING (1992) ERIC ALEXANDER - STRAIGHT UP (1992) ERIC ALEXANDER - UP, OVER & OUT (1993) ERIC ALEXANDER / LIN HALLIDAY - STABLEMATES (1996) ERIC ALEXANDER - MODE FOR MABES (1997) ERIC ALEXANDER - SOLID! (1998) ERIC ALEXANDER - MAN WITH A HORN (1999) ERIC ALEXANDER - THE FIRST MILESTONE (2000) ERIC ALEXANDER - THE SECOND MILESTONE (2001) ERIC ALEXANDER - GENTLE BALLADS I, II, III, IV, V (2004/2011) ERIC ALEXANDER - DEAD CENTER (2004) ERIC ALEXANDER - SUNDAY IN NEW YORK (2005) ERIC ALEXANDER - MY FAVORITE THINGS (2007) ERIC ALEXANDER - CHIM CHIM CHEREE (2009) BEN ALLISON - MEDICINE WHEEL (1998) BEN ALLISON - THIRD EYE (1999) BEN ALLISON - RIDING THE NUCLEAR TIGER (2001) BEN ALLISON - PEACE PIPE (2002) BEN ALLISON - BUZZ (2004) BEN ALLISON - LITTLE THINGS RUN THE WORLD (2007) BEN ALLISON - THINK FREE (2009) J.D. ALLEN - IN SEARCH OF (1998) BARRY ALTSCHUL - YOU CANT NAME YOUR OWN TUNE (1977) BARRY ALTSCHUL - ANOTHER TIME / ANOTHER PLACE (1978) BARRY ALTSCHUL / RAY ANDERSON / MARK HELIAS - BRAHMA (1980) FRANCO AMBROSETTI - LIGHT BREEZE (1997) ARILD ANDERSEN - CLOUDS IN MY HEAD (1975) ARILD ANDERSEN - SHIMRI (1976) ARILD ANDERSEN - GREEN SHADING INTO BLUE (1978) Evviva,
grandi notizie, tutti in piazza a festeggiare! LECM ha finalmente
pubblicato su CD i primi album di Arild Andersen,
introvabili dai tempi del vinile e, fino a ieri, contesi
a caro prezzo dai collezionisti nelle aste telematiche.
La preziosa ristampa, proposta in un elegante cofanetto
di tre volumi, accresce lo stupore per un catalogo che
non solo resiste al tempo, ma sembra migliorare con gli
anni. ARILD ANDERSEN - LIFELINES (1980) ARILD ANDERSEN - IF YOU LOOK FAR ENOUGH (1992) ARILD ANDERSEN / MASQUALERO - BANDE À PART (1985) ARILD ANDERSEN / MASQUALERO - AERO (1987) ARILD ANDERSEN / MASQUALERO - RE-ENTER (1990) RAY ANDERSON - BIG BAND RECORD ANGLO ITALIAN QUARTET - PUT IT RIGHT MR. SMOOTHIE (1990) Il movimento progressive inglese vide fiorire una delle stagioni più creative del XX Secolo. Linestimabile bagaglio di esperienze musicali che Elton Dean ha accumulato durante quegli anni eroici costituisce un patrimonio artistico che non va disperso. La Splasc(H) ha immortalato su disco i rapporti bilaterali coltivati all'interno di questa solida formazione, e il talento del sassofonista torna a esprimersi in un contesto ideale. Il quartetto poggia su una struttura tipicamente colemaniana (ancia/ottone + ritmi) e propone una prima linea britannica [(Elton Dean (alto/soprano); Harry Beckett (tromba/flicorno)] sospinta da un propulsione tutta italiana [Enrico Fazio (contrabbasso); Fiorenzo Sordini (batteria)]. Leco delle storiche incisioni Atlantic di Ornette Coleman è amplificata anche dalla tromba di Harry Beckett, che evoca il timbro giocoso e pigolante di Don Cherry. I balenanti temi di Beckett e Dean sfrecciano sopra la ritmica scoppiettante di Fazio e Sordini: i due italiani formano un tandem ormai affiatatissimo, grazie alla lunga consuetudine nei complessi di Carlo Actis Dato. Assoli e sviluppi strumentali tutti da godere. Il CD contiene anche due ottimi pezzi live. - B.A. ANGLO ITALIAN QUARTET - TWICE UPON A TIME (1995) ART ENSEMBLE OF CHICAGO - A JACKSON IN YOUR HOUSE (1969) ART ENSEMBLE OF CHICAGO - PHASE ONE (1971) ART ENSEMBLE OF CHICAGO - FANFARE FOR THE WARRIORS (1973) ART ENSEMBLE OF CHICAGO - NICE GUYS (1978) ART ENSEMBLE OF CHICAGO - FULL FORCE (1980) ART STUDIO - ART STUDIO (IL RAGNO) (1977) ART STUDIO - DIAGNOSI (1978) ART STUDIO - PARALISI (1981) ART STUDIO - PRESAGIO (1984) ART STUDIO - PENSIERI (1985) ART STUDIO - THE COMPLETE C.M.C. SESSIONS (1978/1985) La longevità dellArt Studio rappresenta un miracolo nella sfera delle relazioni umane (impegnati in varie esperienze, i membri della formazione originale suonano insieme da quasi 30 anni). La loro vicenda inizia durante la transizione dalla disco-music al punk, quando quattro sbarbatelli di provincia riuscirono ad acquisire una straordinaria maturità espressiva (come compositori e strumentisti) a dispetto di mode, convenzioni e convenienze, raggiungendo esiti artistici che possono giustificare un legittimo moto di orgoglio nazionale. Come vivevano? Chi frequentavano? Che dischi ascoltavano? Mistero. La ristampa Splasc(H) ripropone i preziosi album pubblicati dalla CMC tra il 1978 e il 1985 (Diagnosi; Paralisi; Presagio; Pensieri). Nelle note di copertina viene suggerito un parallelo pertinente tra queste incisioni e i primi microsolchi di Ornette Coleman: in effetti, stabilite le debite proporzioni concernenti contesto sociale ed epoca storica, non è azzardato attribuire a questo doppio CD la stessa importanza del cofanetto Atlantic di Ornette (Beauty Is A Rare Thing). La musica si regge su un prodigioso equilibrio tra scrittura e improvvisazione, e linterplay collettivo sfiora la telepatia proprio grazie allassidua consuetudine reciproca. Enrico Fazio (contrabbasso) e Fiorenzo Sordini (batteria/percussioni) formano una sezione ritmica in grado di sostenere la prima linea con gusto ed energia. Presente in veste di ospite, la pianista/cantante Irene Robbins varia il tono degli arrangiamenti con virtuosismi controllati e vocalizzi intensi. In questa atmosfera vedono la luce temi complessi ma architettati con cura, spesso esposti allunisono dai due solisti che, forti di unindiscussa padronanza tecnica, sono liberi di sfogare la propria immaginazione mettendo a confronto le rispettive, complementari individualità: esuberante, incontenibile, quasi dionisiaco Carlo Actis Dato (tenore/baritono/clarinetto basso), un autentico satiro dei fiati; meticoloso, raziocinante, a tratti glaciale Claudio Lodati (chitarra), autore di frasi sinuose ma sempre sorrette da una logica stringente. La qualità dei brani è omogenea e invariabilmente alta, un vero piacere per chi apprezza polifonie e assoli torrenziali, agganciati però a solide strutture armoniche. - B.A. ART STUDIO - OFF LIMITS (1997) Per anni, sulle pagine di Musica Jazz, lettori e giornalisti se le sono date di santa ragione per osannare o denigrare Carlo Actis Dato e i suoi gruppi: il solito cicaleccio da Lettere al Direttore, noioso e inconcludente perché riferito ad aspetti del tutto marginali (le citazioni terzomondiste, i camuffamenti promozionali etc.). In realtà, Lodati, Actis Dato e colleghi - apparentemente immersi in unirraggiungibile dimensione spazio-temporale - suonano una musica molto più concreta, trasgressiva e moderna di tanta presunta avanguardia sorretta dalla chiosa altera di qualche pseudo-esperto. LArt Studio è parte integrante di quella preziosa specificità italiana - Napoli Centrale, Area etc. - che ci consente di non abbassare lo sguardo quando dialoghiamo con un interlocutore straniero. Rispetto ai quattro eccellenti album CMC, Off Limits reca i segni inequivocabili di una piena maturità. Chitarrista dotato di una tecnica sopraffina, Claudio Lodati dispensa le note con labituale parsimonia, per poi abbandonarsi a lancinanti digressioni hard (Shango; Melassa; Niokolo Koba) o alloriginale uso del banjo, che dona un piccante sapore balcanico a Nord Nord Est. Actis Dato maneggia la sua panoplia di fiati (tenore/ baritono/clarinetto basso) con una confidenza straordinaria, senza mai perdere la capacità di legare lo sberleffo sonoro a un fraseggio sostanzioso e incisivo (Fuori Dal Coro; Squeeze; Cozze Di Gallipoli; Pio Pio). Sempre in gran forma la sezione ritmica: Enrico Fazio (contrabbasso) - autore dellinteressante tema monkiano Sturm Und Drang - e Fiorenzo Sordini (batteria/percussioni). - B.A. ARUNDO DONAX - CERA UNA VOLTA (1996) ARUNDO DONAX - ARUNDO DONAX (1999) ARUNDO DONAX - DANCERS IN LOVE (2002) ATIPICO TRIO - WHERE THE REEDS DARE (1990) ATIPICO TRIO - GONE WITH THE WINDS (1996) OMER AVITAL - ASKING NO PERMISSION (1996) ALBERT AYLER - SPIRITUAL UNITY (1964) ALBERT AYLER - BELLS / PROPHECY (1964/1965) AZIMUTH - AZIMUTH / THE TOUCHSTONE / DEPART (1977/1979) |
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