CINEMA
ACROSS
110th
STREET (1972) AFTER
HOURS (1985) AGUIRRE,
DER ZORN GOTTES (1972) AI NO KORIDA (1976) ALFIE (1966) ALFREDO
ALFREDO (1972) ALIEN (1979) ALIENS
(1986) ALL ABOUT EVE (1950) ALL THAT JAZZ (1979) ALL THE
PRESIDENTS MEN (1976) ALTERED STATES
(1980) AMARCORD
(1974) AN AMERICAN
WEREWOLF IN LONDON (1981) ANATOMY OF A
MURDER (1959) THE ANDERSON TAPES (1971) ANIMALYMPICS (1978) THE
APPOINTMENT (1969) APRILE
(1998) Coraggiosa e lucidissima riflessione ad alta voce sullItalia degli anni Novanta, intercalata da atroci momenti di cinema-verità: un piduista adulato dal proprio servo in diretta TV, adunate eversive in scena a Venezia, suppliche ed esortazioni rivolte a DAlema etc. - Orripilante il ricorso alla canzone Ragazzo Fortunato, di Jovanotti: un deplorevole schizzo di merda sulla sacher torte. - B.A. THE ARRANGEMENT (1969) ASCENSEUR POUR
LÉCHAFAUD (1958) ASSAULT
ON A QUEEN (1966) Banda di avventurieri a caccia di un tesoro sommerso. Principali motivi di interesse: 1) il comandante del sommergibile è Frank Sinatra; 2) Virna Lisi allieta la comitiva; 3) colonna sonora firmata da Duke Ellington; 4) sceneggiatura di Rod Serling, mitico creatore della serie TV The Twilight Zone (Ai Confini Della Realtà). - B.A. ASSAULT ON
PRECINCT 13 (1976) BABY SNAKES (1979) BANDITI A
MILANO (1968) BELLS ARE
RINGING (1960) BIANCA (1984) THE BIG CHILL (1983) THE BIG HEAT (1953) BIG WEDNESDAY (1978) BILOXI BLUES (1988) BIRD (1988) THE BLACK CAT (1934) THE BLACK HOLE
(1979) BLACK WIDOW (1987) THE BLACK
WINDMILL (1974) BLADE
RUNNER (1981) Un cacciatore di replicanti (automi indistinguibili dagli esseri umani) si innamora - comprensibilmente - di un esemplare femmina che ha le sembianze di Sean Young. Problematica love-story ambientata in unopprimente atmosfera fanta-noir. Il tema guidato dal sax, scritto da Vangelis, sembra più adatto a un soft-core amatoriale che a un film di Ridley Scott, eppure leffetto è intrigante. Prima di morire, landroide cattivo (Rutger Hauer) pronuncia le celebri parole: Ive seen things you little people wouldn't believe / Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi . - B.A. BLEAK MOMENTS (1972) THE BLUES
BROTHERS (1980) BODY DOUBLE (1984) BODY HEAT (1981) THE
BOXER (1997) Tutto ha inizio quando il regista legge, restandone colpito, lo slogan di un pugile irlandese, Barry McGuigan, che per richiamare pubblico ai propri incontri si auto-promuove dichiarando Leave the fighting to McGuigan!. In un paese segnato da una guerra civile schifosa, in cui la gente si scanna da più di trentanni per motivi abbietti, lesortazione è tanto più disarmante (alla lettera) proprio perché arriva da un uomo che per lavoro picchia gli avversari. Agli ordini di Jim Sheridan, cineasta in possesso delle tre c invocate da Dino De Laurentiis (cuore, cervello, coglioni), recita un cast di attori strepitosi: Daniel Day-Lewis, perfetto nei panni dellinquieto protagonista anche grazie al severo allenamento ricevuto dallo stesso McGuigan; Emily Watson, partner femminile intensa e affascinante; Brian Cox, giudizioso capo dellI.R.A. alla ricerca di una pace realistica; Ken Stott, il vecchio allenatore fedele allo sport ma sconfitto dallalcool; Gerard McSorley, irriducibile estremista tormentato dalluccisione del figlio. Angosciante la presenza dellelicottero britannico che, come un sinistro Big Brother, sorveglia ogni cosa senza interferire nelle questioni interne alla popolazione cattolica. Oltre che un film stupendo, The Boxer è un toccante inno alla nobile arte intesa come sfida leale, affrontata secondo le regole e opposta alla viltà del terrorismo. [P.S. - Barry McGuigan ha vinto il titolo mondiale (pesi piuma) nel biennio 1985/1986.] - B.A. BREWSTER
McCLOUD (1970) BRIGADOON (1954) BRIGHT LIGHTS, BIG CITY (1988) BRUBAKER
(1980) Esempio nobile di quel cinema dautore che riusciva a coniugare mirabilmente impegno e spettacolo, Brubaker si impose subito fra i classici del genere carcerario, accanto a Brute Force, Escape From Alcatraz e The Hill. Redford offre una delle sue interpretazioni più riuscite, calandosi con naturalezza nei panni di un idealista sensibile, testardo e refrattario a qualsiasi cedimento sui principî che, chiamato a dirigere un fatiscente istituto penale, vi accede in incognito per scoprire una realtà fatta di degrado e corruzione. Ottimo il cast, in cui spiccano Yaphet Kotto, superbo nel ruolo del trusty disilluso ma ancora capace di sinceri slanci emotivi, e Jane Alexander, nella scomoda parte della funzionaria arrivista che propone un sordido compromesso spacciandolo per realismo politico. Morgan Freeman è il prigioniero che si ribella alle disumane condizioni dellisolamento. La regia di Rosenberg è asciutta, rigorosa, virile: rinunciando alla tentazione di coinvolgere il protagonista in un improbabile siparietto romantico, egli esalta lapologo morale del film, che non risparmia nemmeno il liberal afro-americano (Nathan George), apparentemente onesto, eppure pavido di fronte al potere. Lapplauso ritmato con cui i detenuti salutano il direttore riformista rimosso dal sistema dà vita a uno dei finali più intensi e commoventi della storia del cinema. [P.S. - In una scena la radio trasmette Galveston cantata da Glen Campbell.] - B.A. IL BUONO, IL BRUTTO, IL
CATTIVO (1966) BUSTING (1974) BUTCH CASSIDY
AND THE SUNDANCE KID (1969) |
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